Disabili e anziani non autosufficienti devono ricevere l’assistenza necessaria per vivere una vita dignitosa.

Non stare in silenzio!

Mai così necessario, come in questa fase, diventa richiamare gli articoli della Costituzione di contro alle scelte che il Governo sta facendo.

Art.3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 38

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale….

Art. 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti …

Siamo in un paese strano, che emana leggi con parole importanti, contenuti importanti, e poi dopo averle approvate ne rinvia l’applicazione perché non ci sono le risorse per renderle effettive.

È esattamente questo il caso del Dlgs 3 maggio 2024, n. 62 vigente dal 30 giugno 2024 sulla disabilità e posticipata l’entrata in vigore al 1 gennaio 2027 dal Decreto Milleproroghe (D.L. 27 dicembre 2024, n. 202).

Non ci sono le risorse o le risorse si è scelto di investirle in altro?

Priorità dello stato dovrebbe essere quella di consentire ai cittadini una vita libera, dignitosa, in salute e assistiti se disabili o fragili, esattamente come recita la Costituzione.

COSA CONTIENE IL DECRETO

Finalità.

  • Assicurare alla persona il riconoscimento della propria condizione di disabilità, per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti
  • … effettivo e pieno accesso al sistema dei servizi, delle prestazioni, dei supporti, dei benefici e delle agevolazioni, anche attraverso l’accomodamento ragionevole e al progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato secondo i principi di autodeterminazione e non discriminazione.

Finalità condivisibili a pieno ma andiamo a leggere come.

Primo passaggio riconoscimento della disabilità attraverso la struttura pubblica che stabilisce anche il grado di sostegno di cui necessita.

La valutazione effettuata dall’INPS, che si può avvalere anche delle strutture sanitarie territoriali o ospedaliere, può prevedere la necessità di un sostegno lieve o medio, intensivo, elevato o molto elevato.

Cambia in maniera significativa la terminologia, il metodo valutativo attraverso questionari predisposti a punteggio, ma resta ferma la necessità di assistenza confermata su tutti i livelli di disabilità o non autosufficienza. E specifichiamo che il diritto all’assistenza non nasce con questo decreto ma parte con la Costituzione e viene enunciato da tutte le leggi nazionali, regionali man mano emanate, anche se la fotografia sugli aiuti erogati ai non autosufficienti registrano una percentuale di servizi di assistenza ben lontani dalla copertura di tutti i cittadini disabili o anziani bisognosi. 

 Valutazione multidimensionale e Progetto di vita.

Modifiche sostanziali vengono introdotte nel percorso di riconoscimento dell’invalidità e nella fase successiva per i sostegni previsti.

  • Valutazione multidimensionale sulla salute e sulla necessità di assistenza fatta insieme al disabile in base ai suoi desideri e alle sue aspettative e preferenze per costruire insieme il progetto di vita
  • Progetto di vita – progetto individuale, personalizzato e partecipato dalla persona con disabilità o chi ne ha la tutela volto a stabilire i sostegni per consentire alla persona stessa di migliorare la sua qualità della propria vita, di sviluppare tutte le sue potenzialità, di poter scegliere i contesti di vita e partecipare in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri 
  • Budget di progetto viene elaborato tenendo conto delle disponibilità economiche delle strutture pubbliche, avvalendosi anche di strutture private con interessamento del terzo settore, non escludendo una partecipazione della persona con disabilità
  • Accomodamento ragionevole messo in atto su richiesta della persona disabile qualora non gli sia garantito l’effettivo godimento delle libertà fondamentali e il rispetto delle pari opportunità.

Fondi per realizzare le finalità della legge.

Partiamo dal dato che il Decreto spesso sottolinea che la realizzazione del nuovo sistema non dovrà comportare oneri aggiuntivi per l’economia pubblica e che alle spese comparteciperanno strutture sanitarie e sociali sui territori, già da tempo in difficoltà a garantire anche le prestazioni essenziali.

Il decreto prevede un nuovo sistema organizzativo dell’INPS per il riconoscimento della invalidità ed è prevista l’autorizzazione all’assunzione di personale aggiuntivo senza aggravio per la finanza pubblica prendendo le risorse dal Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità.

Per l’attuazione dei progetti di vita si istituisce un Fondo di 25 milioni di euro a partire dall’anno 2025. 

Le risorse del fondo sono ripartite tra le regioni in base alle esigenze che derivano dai territori valutate ogni anno.

Per la formazione del personale socio-sanitario sulla valutazione multidimensionale è previsto un fondo di 20 milioni per il 2024 e 30 milioni per il 2025. 

Agli oneri derivanti pari a 29.630.031 euro per l’anno 2024 e 134.854.776 euro per l’anno 2025 e 273.370.116 euro a decorrere dal 2026 si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità.

Come abbiamo detto le nuove disposizioni entreranno in vigore da gennaio 2027 ma dal 1 gennaio 2025 è partita una sperimentazione in 9 province: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste

Dal 30 settembre 2025 sarà ampliata la sperimentazione in altre 11 province: Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Provincia Autonoma di Trento, Aosta.

Riflessioni 

Abbiamo sottolineato gli aspetti salienti del Decreto rilevando sicuramente l’insufficienza dei fondi stanziati per realizzarlo, tanto che dubitiamo possa mai realizzarsi il “progetto di vita” per tutti quelli che in Italia ne avrebbero bisogno.

Partiamo di certo dal dato che in Italia i sostegni previsti per i disabili e gli anziani, sia di natura economica, che di intervento diretto delle strutture pubbliche anche attraverso l’assistenza domiciliare, registrano percentuali ben lontane dalla copertura del fabbisogno totale, con picchi di totale assenza in alcuni comuni delle regioni del sud-Italia.

Una normativa, quella delle politiche sociali, che ogni regione declina a modo suo, stabilendo sostegni diversi e decidendo di stanziare risorse economiche secondo valutazioni diverse, senza tener conto delle reali necessità del territorio.

Così molto spesso succede che i sostegni economici in alcune regioni e comuni più povere sono ai minimi termini e lasciano sprovvisti i fragili dell’assistenza necessaria.

Se pensassimo realizzabile questo Decreto su tutto il territorio nazionale il nostro giudizio sarebbe positivo. 

Il progetto di vita individuale cucito addosso e insieme alla persona con disabilità, compresi gli anziani, sarebbe la realizzazione a pieno del diritto all’autodeterminazione e del rispetto del principio di non discriminazione.

Ma il rinvio della piena applicazione nel 2027 e la limitatezza dei Fondi ci fa pensare che questo potrà diventare un ulteriore elemento di discriminazione sull’assistenza che verrà garantita nelle regioni più “ricche” e lascerà indietro le regioni più “povere” dotati di risorse già insufficienti.

Noi vogliamo stare al fianco di chi si vede negare il diritto all’assistenza necessaria per svolgere una vita dignitosa.

Noi crediamo alle pari opportunità per tutti.

A.Ba.Co. Associazione di Base dei Consumatori

Condividi l'articolo sul tuo canale preferito!

Hai bisogno di una consulenza?

Non esitare a contattare i nostri sportelli presenti su tutto il territorio nazionale.

Leggi altri articoli

A.Ba.Co. e il dissesto idrogeologico a Valsamoggia

Maggio 26, 2025|

Intervista al Geologo Prof. Riccardo Galassi ll 19 maggio 2025 A.Ba.Co. ha realizzato un incontro pubblico al teatro Frabboni di Savigno in Valsamoggia per affrontare il problema del dissesto idrogeologico nel bacino idrografico del [...]

A.Ba.Co. Toscana: vietato ammalarsi d’estate

Maggio 26, 2025|

Sempre peggio la sanità toscana, specie in estate A.Ba.Co. Toscana ha denunciato ripetutamente le criticità del sistema sanitario regionale, molto vicino al punto di non ritorno. La situazione è destinata ad aggravarsi con l’estate [...]