A.Ba.Co. in presidio a Cagliari

SETTIMANA DI MOBILITAZIONE CONTRO RIARMO E GUERRA PER UN SISTEMA SANITARIO GARANTITO PER TUTTE/I

Nella mattinata di oggi 10 Aprile, l’Associazione A. BA.CO. (Associazione di base dei consumatori) in occasione della settimana di mobilitazione per il diritto alla salute e la difesa della sanità pubblica, ha tenuto due presidi, il primo davanti all’Assessorato alla sanità della Regione Sardegna in via Roma a Cagliari ed il secondo davanti alla Rappresentanza del Governo in Piazza del Carmine.

Durante i presidi una delegazione ha incontrato il Capo di Gabinetto dell’Assessore Regionale alla Sanità e la Vice del Rappresentanza del Governo dove si sono rappresentate le motivazioni del presidio.

In particolare, oltre alle criticità in cui versa la situazione sanitaria nazionale, abbiamo rappresentato alcuni dei punti della pessima situazione in cui versa il sistema sanitario in Sardegna:

dove il 14% a fronte del dato medio nazionale che si aggira intorno al 7,6% delle persone non riesce ad accedere alle cure a causa del crescente impoverimento dei ceti meno abbienti;

che all’anno circa 15 mila pazienti sardi, per potersi curare, sono costretti ai viaggi della speranza per in altre regioni d’Italia;

dove i pronto soccorso sono intasati a causa dei tagli che sono stati operati negli ospedali “periferici”;

dove mancano centinaia di medici di base;

dove le liste d’attesa chilometriche costringono i pazienti a rivolgersi al settore privato;

dove l’economia di guerra non fa altro che acutizzare i problemi sanitari.

Tutto questo avviene mentre si rimpingua la santità “privata”. Privata! Pagata però con soldi pubblici quelli in grandissima parte provenienti dalle tasse di lavoratori

dipendenti e pensionati.

Abbiamo, inoltre, fatto presente che noi come Associazione ABACO siamo nettamente e fermamente contrari alla imposizione della Unione Europea che stanzia 800 miliardi di euro per il riarmo e l’industria di guerra, invece che essere investiti nel “sociale” in primis per la sanità. Si trovano i soldi per la guerra ma non per la salute delle cittadine e dei cittadini presenti nel nostro Paese.

“Non abbiamo paura di una invasione esterna”, ha detto un componente della nostra delegazione;” abbiamo paura piuttosto delle politiche scellerate che si ripromette di fare la U.E. ed il nostro governo, in continuità con quelli che lo hanno preceduto”. Si proceda quindi a promuovere la cultura della pace e non di guerra perché solo la pace sia in grado di dare benessere e serenità alle popolazioni.

I rappresentanti Istituzionali hanno preso atto delle nostre rimostranze e promesso di trasmetterle alle Istanze preposte.

Associazione di base dei consumatori A.Ba.Co. Sardegna

NON UN EURO PER LE GUERRE

Condividi l'articolo sul tuo canale preferito!

Hai bisogno di una consulenza?

Non esitare a contattare i nostri sportelli presenti su tutto il territorio nazionale.

Leggi altri articoli

Legge di Bilancio 2026: manovrona o manovrina?

Ottobre 20, 2025|

Definita la legge di bilancio per il 2026, parte subito la propaganda governativa che propone la manovra economica come salvifica e miracolistica e un vero capolavoro finanziario. Come sempre la realtà è alquanto diversa. [...]

Regione Lazio – Bando efamily in ritardo

Ottobre 17, 2025|

In ritardo il Bando efamily per i buoni alla non autosufficienza. A.Ba.Co Lazio ha richiesto un incontro urgente all’assessore alle politiche sociali della Regione Lazio, Massimiliano Maselli. Il bando efamily prevede l’erogazione di buoni [...]

Chi affama i palestinesi non può stare nella FAO

Ottobre 16, 2025|

Giornata Mondiale dell'Alimentazione: L'Associazione di Base dei Consumatori denuncia la presenza di Israele alla FAO e l'uso della fame come arma a Gaza. Nella giornata in cui il mondo celebra l'80ª Giornata Mondiale dell'Alimentazione, [...]