Le strutture residenziali per anziani sono istituzioni totali che gestiscono la vita dei degenti in tutte le sue manifestazioni e per tutto il tempo sopprimendo ogni possibilità di autonomia.L’intervento dei privati alla ricerca di profitto ha determinato un peggioramento delle condizioni di vita dei degenti fino a negare loro farmaci, alimenti, conforto familiare, socialità, tutela della salute e della dignità, nonché personale qualificato.
Le ispezioni dei NAS effettuate in tutta Italia hanno rilevato, su 600 RSA ispezionate, irregolarità in ben 191 strutture pari al 32% del totale controllato, con casi di maltrattamenti di gravità inaudita, compresi episodi di violenza sessuale. E questo solo nelle strutture controllate o nei casi emersi anche a mezzo stampa come avvenuto a Varazze (Savona) nel 2021 e più di recente a Latera (Viterbo).
Solo una politica socio-assistenziale pubblica può garantire e fornire elementi di trasparenza e controllo sociale. L’istituzione della figura del Garante dei Diritti degli Anziani a livello regionale e comunale con funzioni anche ispettive a fronte di segnalazioni dei familiari o degli operatori consente di avere un referente istituzionale. La previsione di forme di partecipazione, controllo e collaborazione con il personale da parte dei familiari e delle loro associazioni consente, oltre alla vigilanza contro le eventuali degenerazioni, di migliorare il servizio e il soggiorno dei degenti.
In caso di maltrattamenti comprovati e documentati con forme di crudeltà nonché a fronte della negazione di diritti fondamentali degli anziani da parte delle amministrazioni chiediamo l’estensione del reato di tortura ai responsabili. Oltre ad essere un elemento di deterrenza, consente di esigere giustizia, anche se a posteriori, allontanando definitivamente i soggetti che si sono fatti carico di tali maltrattamenti e impedendo loro di proseguire sotto mentite spoglie di svolgere le attività per le quali sono condannati.
Per queste ragioni come Associazione di Base dei Consumatori – A.Ba.Co. intendiamo chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministri di giustizia e salute ed al Parlamento di intervenire per:
- Istituire la figura del Garante dei Diritti degli Anziani a livello regionale e comunale, con funzioni ispettive;
- Prevedere forme di partecipazione, controllo e collaborazione con il personale da parte dei familiari e delle loro associazioni;
- Estendere il reato di tortura per maltrattamenti e negazione di diritti fondamentali a danno di anziani in regime di ricovero (ospedali, RSA, case famiglia ecc.) e in ambito familiare in caso di comprovati episodi.