Oneri Fiscali sui Carburanti: Una Pressione Insostenibile per gli Italiani

Un nuovo studio delinea un quadro preoccupante per gli automobilisti italiani: oltre metà del prezzo di benzina e gasolio è composto da tasse.

Secondo i dati di Mr Prezzi, su ogni litro di benzina gli italiani pagano circa 1,06 euro di tasse (0,724 euro per le accise e 0,334 euro per l’Iva), mentre su ogni litro di gasolio il peso della tassazione è di circa 0,950 euro (0,621 per le accise e 0,328 per l’Iva).

Il Fisco pesa quindi per il 57% sul prezzo della benzina e per il 52% su quello del gasolio.

L’accisa media europea è invece inferiore: 540 euro per 1000 litri per la benzina e 428 euro per 1000 litri per il gasolio.

L’associazione A.Ba.Co. chiede a gran voce un intervento del governo per ridurre la tassazione sui carburanti.

Il governo, per il momento, non ha preso impegni concreti in questo senso.

Le tasse sui carburanti sono una fonte di entrate importante per le casse statali: lo scorso anno, a fronte dei quasi 71 miliardi di euro spesi in Italia per l’acquisto di benzina e gasolio, oltre 38 miliardi sono finite nelle casse dello Stato a titolo di accise e Iva.

La situazione è aggravata dal fatto che i prezzi dei carburanti sono in costante aumento, a causa di fattori geopolitici e speculativi.

Gli automobilisti italiani si trovano quindi a dover sostenere un costo sempre più elevato per la mobilità, in assenza di una politica di potenziamento del trasporto pubblico per il passaggio ad una  mobilità più sostenibile.

L’associazione A.Ba.Co. chiede al governo di intervenire per tutelare i cittadini e rendere la mobilità più accessibile recuperando le risorse necessarie non dagli automobilisti bensì dalla tassazione delle imprese energetiche che negli ultimi anni hanno prodotto importanti profitti.

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