La siccità è un problema globale che colpisce circa il 40% della popolazione mondiale
L’Italia, nonostante i cambiamenti climatici dispone (almeno per ora) di risorse adeguate, il vero problema nel nostro Paese è purtroppo quello della mancanza di pianificazione e della distribuzione. Infatti stante una rete idrica colabrodo: quasi il 40% dell’acqua potabile (media nazionale) immessa nelle tubature va dispersa, per perdite e inefficienza della rete.
Ecco una nostra testimonianza dello stato di alcune reti idriche a Ercolano (NA).
Uno spreco che sopratutto al SUD in quest’ultimo anno ha prodotto situazioni drammatiche.
Province dove il razionamento dell’acqua è aumentato, lasciando cittadini a far i conti con i rubinetti a secco per metà dei giorni della settimana. Conseguentemente ciò ha determinato ingenti danni in agricoltura, tanto che la produzioni degli agrumi, ha affrontato una vera e propria “decimazione” delle piante, al fine di farne sopravvivere almeno una parte. Combinato alla siccità c’è stato un incremento degli incendi, più che raddoppiato riguardo allo stesso periodo dell’anno passato. Per questi motivi ladispersione idrica assume una connotazione paradossale, cioè mentre la terra si spacca e arde, le risorse vengono sciupate a causadi impianti fatiscenti.
Ecco il grafico con la dispersione idrica nel Sud Italia per valori tra il 70% e il 65%
Questa condizione in Sicilia sta causando danni per circa 2 miliardi di euro in agricoltura e allevamento. Ma non ci sono solo le ricadute economiche da considerare. Il lago di Pergusa, un tempo un simbolo naturalistico della regione, è quasi del tutto scomparso. A Siracusa la ricerca dell’acqua ha determinato una “contaminazione da sale” a causa dell’eccessivo sfruttamento negli anni, delle sorgenti. Sono circa 20 milioni di m3 i litri immessi nella rete. Emerge però da uno studio di Legambiente, che i pozzi principali sono insalinati e andrebbero sostituiti. La questione non è insignificante e tracima anche in aspetti collegati allasalute pubblica, visto che in bolletta è presente l’avvertenza che l’acqua è sconsigliata ai malati di cuore, ipertesi e chi è sottoposto a diete iposodiche. Una situazione assurda anche perché l’Amministrazione strizza l’occhio ai privati, non solo per la manutenzione, ma per il recupero dei crediti, a fronte di unservizio che viceversa dovrebbe avere altre preoccupazioni.
Cosa fare nell’immediato?
Per affrontare il problema della dispersione idrica e della siccità è necessario:
- Intervenire sulle infrastrutture: investire nella manutenzione e nell’ammodernamento delle reti idriche per incidere concretamente sulle perdite.
- Promuovere una maggiore sensibilità da parte dei cittadini sull’importanza di usare l’acqua in modo responsabile. Non gravare sulle famiglie a fronte di servizi che sono inadeguati.
- Ricerca e innovazione: sviluppare nuove tecnologie per la gestione efficiente dell’acqua.
- Cooperazione tra comuni: sviluppando a livello territoriale per affrontare la siccità e la scarsità d’acqua.
L’acqua è un bene prezioso e fondamentale per la vita. È nostro dovere tutelarla e usarla in modo responsabile.
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