Per le famiglie più fragili ARERA annuncia un aumento dei costi dell’energia elettrica

L’aumento del 18,2% per i clienti vulnerabili è inaccettabile.

Un nuovo duro colpo per le famiglie italiane più fragili. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha annunciato un aumento del 18,2% delle bollette elettriche per i clienti vulnerabili nel primo trimestre del 2025. Una decisione che innesca allarme e preoccupazione tra i consumatori, già alle prese con una crisi economica e sociale senza precedenti.

Perché i prezzi aumentano così tanto?

Le cause di questo aumento sono molteplici e complesse, ma tra le principali troviamo l’instabilità geopolitica internazionale e l’aumento dei prezzi del gas naturale, che influenza direttamente i costi di produzione dell’energia elettrica. In pratica, le famiglie pagano le conseguenze di una situazione che esula dal loro controllo. Pagano i costi delle guerre che non hanno voluto.

Le conseguenze per i più deboli

L’aumento delle bollette rappresenta un duro colpo per milioni di italiani, soprattutto per gli anziani, le persone con disabilità, i nuclei familiari numerosi e coloro che vivono in condizioni di disagio economico. Molte famiglie si trovano già da tempo di fronte alla scelta di dover rinunciare a beni di prima necessità, come il riscaldamento, per le spese sempre più elevate.

Cosa si può fare?

È urgente che il governo intervenga per mitigare gli effetti di questi aumenti e proteggere le famiglie più vulnerabili. A.Ba.Co. chiede:

  • Aumento dei bonus sociali: È necessario incrementare il valore dei bonus sociali e ampliarne la platea dei beneficiari, per garantire un sostegno concreto a chi ne ha più bisogno.
  • Misure di efficienza energetica: Investire in programmi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, soprattutto quelli occupati da famiglie a basso reddito.
  • Trasparenza e controllo sui prezzi: Rafforzare i controlli sui mercati energetici per evitare speculazioni e garantire prezzi più equi per i consumatori.
  • Sostegno alle imprese locali: Promuovere lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile a livello locale, per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio.

Le associazioni dei consumatori hanno il dovere di denunciare questa situazione e di chiedere al governo e alle istituzioni competenti di intervenire con urgenza. È necessario un confronto aperto e costruttivo con le istituzioni per trovare soluzioni concrete e durature a questo problema.

Non possiamo permettere che le famiglie italiane più fragili continuino a pagare il prezzo più alto della crisi energetica.

A.Ba.Co. continuerà a lottare per i diritti dei consumatori e a chiedere misure concrete per garantire a tutti il diritto a un’energia accessibile e sostenibile.

Scorri o scarica il comunicato stampa completo di ARERA:

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