Giorgetti cancella lo stanziamento di 6 milioni di euro per la prevenzione dei tumori al seno

L’Associazione di Base dei Consumatori A.Ba.Co. esprime la sua più profonda indignazione e sconcerto di fronte alla recente decisione del Governo, tramite il Ministro Giorgetti, di “cassare” lo stanziamento di 6 milioni di euro destinati alla prevenzione del tumore al seno.

Questa scelta incivile dimostra ulteriormente che ci sono pesi e interessi diversi tra Governo e cittadini. Da un lato si procede con il sostegno al piano Europeo di riarmo per ben 800 miliardi di euro, dall’altro si tolgono quotidianamente risorse alla salute pubblica.

Queste sono le loro priorità in disprezzo alla salute pubblica e al benessere dei cittadini.

I dati scientifici sull’importanza cruciale della prevenzione del tumore al seno parlano chiaro:

  • •⁠Alta Incidenza e Mortalità: Il tumore al seno rappresenta uno dei tumori più frequenti nella popolazione femminile. In Italia, si stimano circa 55.000 nuovi casi all’anno (fonte: AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2024). Senza adeguate campagne di screening e prevenzione secondaria (diagnosi precoce), la mortalità associata a questa patologia rimane molto elevata.
  • ⁠Efficacia della Prevenzione: Programmi di screening mammografico organizzati e capillari hanno dimostrato una riduzione della mortalità per tumore al seno fino al 30% nelle fasce di età target (fonte: Linee Guida Europee per lo Screening Mammografico). La diagnosi precoce, resa possibile dalla prevenzione, aumenta significativamente le probabilità di trattamenti meno invasivi e con esiti più favorevoli.
  • ⁠Impatto Socio-Economico: Oltre al dramma umano, la mancata prevenzione e la gestione di tumori in fase avanzata comportano non solo costi sanitari elevati per un sistema sanitario nazionale già al collasso, ma determina un’impatto devastante sulla qualità della vita delle pazienti e sulle loro famiglie.

Sottrarre risorse alla prevenzione del tumore al seno significa condannare un numero maggiore di donne a diagnosi tardive, terapie più aggressive e, tragicamente, a una riduzione delle loro aspettative di vita.

Questa decisione, presa mentre si stanziano cifre assurde per armamenti, e con liste d’attesa (anche per una mammografia) indecenti, evidenzia un disinteresse inaccettabile da parte del Governo rispetto al bene pubblico.

A.Ba.Co. chiede: quale valore viene attribuito alla vita dei cittadini? Come si possono giustificare investimenti in strumenti di morte rispetto a risorse vitali per la salute e la prevenzione?

Chiediamo con forza al Governo di fare marcia indietro immediatamente, bloccando questa decisione iniqua e ripristinando i fondi necessari per la prevenzione del tumore al seno.

La salute dei cittadini non può e non deve essere sacrificata sull’altare di una logica di riarmo che non risponde alle reali esigenze della popolazione. A mettersi “fiocchetti o braccialetti” rosa sono tutti bravi poi però di fatti concreti??

A.Ba.Co. si impegna a mobilitare i cittadini affinché la spesa sanitaria e sociale sia una priorità assoluta, anteponendo la vita e il benessere delle persone agli investimenti in strumenti di distruzione.

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