Il Comune di Roma vuole fare cassa sugli utenti più fragili

A.Ba.Co Lazio denuncia una situazione fuori controllo delle cartelle T.A.R.I. che stanno arrivando ai cittadini di Roma.

Nello specifico nello sportello di Tor Bella Monaca ci stanno chiedendo supporto persone anziane, invalidi, persone con ISEE sotto i 6,500 euro e perciò con diritto all’esenzione, che ricevono cartelle con cifreimproponibili fino ad arrivare a 3000/4000 euro annui, ma sopratutto spesso le cifre non risultano congrue alla situazione del nucleo familiare. (es. signora over 70, unica inquilina di un alloggio di edilizia residenziale pubblica da 55mq con cartella di circa 2000 euro annui)

Nella maggior parte dei casi trattiamo con persone anziane, sfornite di SPID, che spesso hanno difficoltà anche a ricostruire i pagamenti o a ricordare se hanno presentato o meno esenzione. Persone che non hanno nessun tipo di aiuto familiare e che si rivolgono a noi in situazioni davvero drammatiche.

Parliamo di persone che arrivano a stento a fine mese, con pensioni sociali o con i miseri redditi che percepiscono, alle quali vengono richieste cifre ben lontane dalle loro possibilità economiche ma che per essere regolari e non avere debiti devono decidere tra i beni di prima necessità e le tasse.

Per fare chiarezza: noi che abbiamo le capacità informatiche riusciamo con fatica e tempo a ricostruire le situazioni che ci si presentano e ci accorgiamo spesso che le cartelle sono frutto di errore, mentre ai nostri assistiti è anche capitato di pagare cartelle non dovute (o con cifre non idonee) solo per paura di incorrere in sanzioni e/o avere a che fare con l’agenzia delle entrate senza rendersi conto dell’errore.

Spesso parliamo di persone che hanno diritto all’esenzione perché il loro reddito familiare non supera i 6.500 euro di ISEE (cifra stabilita del comune di Roma per gli aventi diritto) ma che per cavilli burocratici o per pratiche non svolte alla perfezione non si sono viste applicare l’esenzione spesso a insaputa degli stessi titolari dei contratti Ta.Ri. che perciò non sanno di accumulare debito in quell’anno e che per questo non avranno diritto alle esenzioni negli anni successivi.

Ad avvalorare il fatto che la situazione è fuori controllo c’è la mancata risposta degli organi preposti alle nostre richieste di spiegazione delle varie situazioni. Nei pochi casi in cui ci viene data risposta non c’è parvenza di risoluzione del problema o spiegazione dell’errore, anzi, la colpa viene spesso scaricata al titolare del contratto che, a detta loro, non ha seguito le giuste procedure.

In ultimo, ma non per importanza, volgiamo l’attenzione al fatto che la rottamazione prevista nella finanziaria sembrerebbe escludere le tasse comunali per richiesta specifica dei comuni.

In una fase di conclamata crisi economica, con dati sulla povertà in continuo aumento, se il Comune di Roma pensa di far cassa con la povera gente NOI NON CI STIAMO!

A.Ba.Co Lazio si prepara ad organizzare una iniziativa sotto il Comune di Roma contro una politica nemica dei cittadini e sorda alle esigenze di chi, soprattutto nelle periferie, non riceve i servizi adeguati e la considerazione dovuta.

Invieremo subito una richiesta di incontro al Sindaco per far sentire le ragioni delle persone sopraffatte da richieste di pagamenti non dovuti.

A.Ba.Co. Lazio
lazio@abaco.info

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